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Moto da trail/motoalpinismo, con queste caratteristiche

Trail, ovvero motociclette da sentiero, o dichiaratamente da motoalpinismo. Sono moto non estreme, semplici e robuste, mettono subito a loro agio anche i meno esperti grazie a potenze limitate e selle basse. Economiche e bisognose di poche cure, spesso spartane, sono sicuramente lontane dalle mode, ma vicine allo spirito di questo forum
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Messaggio da radioattivo » lun 09 ott, 2017 10:49 am

Molto saltuariamente. Ci sono novitá per la Gold Wing?

Se ti riferisci all'elenco che ho scritto sulle case costruttrici, beh ancora non sono esperto del settore, quindi ci sta tutto.
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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » lun 09 ott, 2017 11:57 am

All'elenco manca la Sherco (che e' poi la stessa cosa della Scorpa, piu' o meno).
Inoltre mancano alcuni marchi "minori" che pero' producono moto molto interessanti, come la AJP che ha una vasta serie di modelli "dual" o da motoalpinismo, per questa disciplina in particolare c'e' la Ultrapassar.
Non so se e' ancora in produzione, ma c'era la Locusta della HM, con motore Minarelli 180cc.
Poi ovviamente, restando sulle moto di nicchia, c'e la Borile Multiuso, a cui a breve verra' affiancata la MdV.

Quanto al fatto di pensare che la moto esca di serie con gia' tutti gli accessori che ti interessano, questa e' certamente una idea del passato. Attualmente tutte le case vendono la moto di base ad un prezzo aggressivo il piu' contenuto possibile, e poi forniscono un ampio catalogo di accessori e personalizzazioni, sia OEM che di terze parti. In questo KTM e' maestra, ma anche le Jap non scherzano. Per la Montesa Cota RT4 si puo' arrivare a spendere piu' in parti speciali al carbonio ed ergal che per l'acquisto della moto di base!
In questo modo si e' attratti dal prezzo base, e poi si spende un botto in accessori. Ma col risultato che ognuno si trova poi una moto personalizzata sulle proprie esigenze...
E' finito il tempo della Ford modello T, che poteva essere ordinata di qualunque colore, purche' fosse nero!

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carlo
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Messaggio da carlo » lun 09 ott, 2017 1:33 pm

radioattivo ha scritto:Un guasto del genere è molto remoto: l'assorbimento di tensione è praticamente
nullo e che si tranci un cablaggio, beh, ci può stare ma dovrebbe essere fatto
veramente male in fare progettuale/costruttiva; è talmente semplice il circuito,
che è trascurabile
Be', la spia della benzina della ex-mia Alp 4.0 funzionava a intermittenza;
sostituito il rubinetto, dopo un po' ha fatto lo stesso difetto. Problema dei
cavi? Forse, pero' alla fine mi arrangiavo con il contakm parziale e, anche
senza rubinetto della riserva, mai rimasto a secco. Guasto improbabile? :mumble:
Tenderei a dire di no...
:whine: :oldwiseman: :mrgreen:
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Messaggio da radioattivo » lun 09 ott, 2017 10:19 pm

Angelofarina

Certo; io provengo dalle moto turistiche, dove é tutto full optional di serie o quasi: radio con caricatore cd a parte.

Gira che ti rigira, la beta o la ossa sono quelle che offrono le migliori caratteristiche che cerco. Aspetto l'eicma nel caso proponessero nuovi modelli (la beta motor) e poi ne prendo una.

Anche ieri sono stato a zonzo per i boschi con la alp: che bello, che soddisfazione :D vedessi come sale quei ripidi e fangosi declivi. Se avesse il miscelatore...

Ne approfitto per un'altro dettaglio tecnico: alcune moto da alpinismo sono raffreddate ad aria: non sarebbe meglio a liquido anche in virtù della poca velocitá che si raggiunge nei sentieri, ed il numero di giri elevato (forse) coadiuvato dai bassi rapporti del cambio? Non sono esperto, ma più della 4' marcia, nei boschi non l'ho mai messa e per poco tempo, giusto l'uscita per una radura e rientrare subito tra le frasche; non c'é lo spazio fisico per prendere adeguata velocità e quindi il raffreddamento non é ottimale. :shock:


Carlo

Si tratta senza ombra di dubbio di una serie di rubinetti col galleggiante difettosi: ripeto che il circuito é mostruosamente semplice: deve far accendere solo una spia col ciclo on/off, niente informazioni aggiuntive tipo la percorrenza residua stimata, indicazione in tempo reale del consumo e similari, tipo quelle che si possono trovare nel cruscotto della Gold Wing.
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Messaggio da carlo » mar 10 ott, 2017 3:28 pm

radioattivo ha scritto:Si tratta senza ombra di dubbio di una serie di rubinetti col galleggiante
difettosi: ripeto che il circuito é mostruosamente semplice
Che il circuito sia semplice e' chiaro, che anche il meccanismo del rubinetto
sia concettualmente molto semplice pure, fatto sta che evidentemente anche le
cose semplici possono non funzionare correttamente (vuoi per un difetto del
rubinetto, vuoi per un qualche contatto da qualche parte nel circuito).

A parte questa divagazione, le moto pensate per il fuoristrada tendono ad essere
molto essenziali. Considera poi che la maggior parte degli utenti rimuove le
cose "inutili" (anche se necessarie per l'omologazione); perche' mai una casa
dovrebbe complicarsi la vita e aggiungere costi a una moto per qualcosa che e'
generalmente ritenuto inutile?
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Messaggio da angelofarina » mar 10 ott, 2017 6:47 pm

Secondo me la Alp 250 rimane il punto di partenza ottimale per realizzare la motoalpinismo ideale che stai sognando.
Certo se avesse il miscelatore sarebbe piu' comodo, anche se personalmente non ho mai trovato sto problema nel fare miscela: tanto le moto le tengo su nella stalla in montagna, e la benzina la debbo comunque portare la' con una tanica. Che vuoi che sia versare un flaconcino d'olio nella stessa, prima di riempirla di benzina? Questione di 5 secondi...
Discorso diverso se uno usa la moto in citta', a mo' di scooter, ovviamente. Ma per il motoalpinismo il problema non e' dover fare miscela, e' casomai avere un 2T raffreddato a liquido anziche' un 4T raffreddato ad aria.
Molti motoalpinisti preferiscono un tradizionale 4T ad aria, e col carburatore anziche' l'iniezione, perche' (a torto o a ragione) considerato piu' robusto e longevo, con meno manutenzione, piu' idoneo a trasferimenti stradali di un certo impegno, e con un comportamento di guida piu' gestibile.
Molte di queste opinioni sono a mio avviso false credenze, basate sull'esperienza con motori 2T da enduro. Ma rimane un fatto innegabile che da anni la moto da alpinismo piu' venduta e' la Alp 200. Ce l'ha anche mio fratello, che pure possiede due gloriosi Fantic (un RC125 da regolarita' ed un trial 301), e la preferisce ad entrambi essi, pur essendo meno veloce del 125RC, e meno arrampichevole del 301...
il raffreddamento ad aria non e' un problema per i motori 4T, che non richiedono un grosso raffreddamento esterno, in quanto gia' si raffreddano "dall'interno" nel ciclo "a vuoto" di lavaggio cilindro compiuto fra un ciclo attivo ed il successivo.
Ed un motorino semplice ed affidabile come il Suzuki 200 montato sula Alp ha dimostrato di fornire esattamente quello che serve per un motoalpinismo non estremo, con in piu' la comodita' dell'avviamento elettrico.
Per cui, se consideri la Alp 250 troppo datata per i tuoi gusti, prova una Alp 200 ultima serie (post 2011), e poi vedi se e' il caso di spenderci dietro un po' di soldi in accessori e migliorie (come molti qui sul forum han fatto, spesso con ottimi risultati, soprattutto nel reparto sospensioni).
Se poi all"Eicma la Beta ci sorprendesse tutti con una nuova Alp con su il motore 4T raffreddato a liquido che montano sulla Beta Evo, saremmo tutti contentissimi. Ma io non ci conterei troppo...

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Messaggio da angelofarina » mar 10 ott, 2017 7:10 pm

L'alternativa alla Alp200, come base per la tua moto dei sogni, secondo me e' la Ultrapassar, che ha qualche CC e Cv in piu', pesa un po' meno grazie a pregiati componenti in alluminio, ed ha sospensioni decisamente migliori:
http://www.ajpmotos.com/en/models/endur ... ar-240-en/

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Messaggio da radioattivo » mer 11 ott, 2017 12:48 am

angelofarina ha scritto:Secondo me la Alp 250 rimane il punto di partenza ottimale per realizzare la motoalpinismo ideale che stai sognando.
.
Più che approfondisco la materia, e più più mi rendo conto che la beta è la migliore scelta. (anche se la ossa explorer esteticamente mi piace molto)

Ok: il punto è che anche volendo, il miscelatore non ce l'ha nessun modello, o pure mi sbaglio? a =:-0 parte la Beta Xtrainer, ma gli manca la spia della benzina ed a quella non rinuncio.
La beta M4 con due pneumatici da sterrato come la vedi? Magari è troppo ingombrante e pesante, gli ho dato solo una veloce occhiata senza soffermarmi sulle specifiche.

(Nel tuo sito vedo che sei un fisico: conosci i generatori RTG?)

Carlo

Se parliamo di produzione in serie, anche due euro risparmiati a moto sono soldi alla fine della catena di montaggio, per le case costruttrici questo è fondamentale; ma è altrettanto vero che passato l'entusiasmo iniziale, alcuni confort come l'avviamento elettrico (tanto per citarne uno, sul forum nelle passate discussioni qualcuno lo rimpiange per comodità) sarebbe molto gradito agli acquirenti, come pure la famigerata spia della benzina, che nessuno si metterà mai a togliere per alleggerire il mezzo e/o per dargli un'impostazione più fuoristradistico duro e puro.
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Messaggio da Cromo » mer 11 ott, 2017 7:49 am

La spia della benzina,indispensabile per te,sulle moto che ti interessano non c'è!Punto.

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Messaggio da angelofarina » mer 11 ott, 2017 9:23 am

La Beta M4 e' la versione stradale della Beta Alp 4.0. Ha l'eccellente motore Suzuki DR350 ad avviamento elettrico, 6 marce ben spaziate, potenza "giusta" e gran tiro sin dai bassi regimi.
Ma, al contrario della Suzuki DR350 originale, Beta usa tanto ferraccio e sospensioni scarse per contenere i costi e limitare l'altezza sella.
Ma perche' pensi alla M4 anziche' alla Alp 4.0? Forse la M4 ha la spia benzina e la Alp 4.0 non ce l'ha ??? A me risulta che abbiano esattamente le stesse dotazioni, e se cosi' non fosse basta un semplice trapianto di componenti originali.
Il punto e' che la Alp 4.0 ha ruote di dimensioni normali, con grande scelta di possibili coperture, mentre la M4 ha ruote piu' piccole, per cui diventa difficile trovare coperture tassellate o dual. E le sospensioni sono ancora piu' scarse di quelle, gia' poco performanti, della Alp 4.0.
Se ora ti diverti con la Alp250, non pensare di poterti arrampicare cosi' agevolmente con una Alp 4.0 o una M4, perche' sono molto piu' pesanti e meno maneggevoli. Invece una Alp 200 o la Ultrapassar perdono comunque qualcosa in maneggevolezza rispetto alla Alp250, ma non poi tanto.

Comunque, una moto da motoalpinismo richiede sempre una serie di lavori di personalizzazione. E' voluto cosi' dalle case costruttrici, ti e' gia' stato spiegato: modello base con prezzo aggressivo, e tanti begli accessori (della stessa casa costruttrice o aftermarket) per personalizzartela come credi. La spia benzina e' uno di questi, non farti problemi se non c'e' di serie, si monta facilmente su quasi tutte le moto!
E costa pure poco. Discorso diverso e' se prendi una Alp200 e decidi di mettere a posto le sospensioni, li' si fa presto a spenderci un millino per un bel mono Wilbers ed una ricostruzione della forcella con molle progressive.

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