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FIGLI E FIGLIASTRI

Pensieri, idee, ipotesi e modi di concepire le due ruote in tutte le varie espressioni. Come intendiamo l'andare in moto e perché. Come affrontiamo i miti, i luoghi comuni e i preconcetti che caratterizzano e a volte affliggono il motociclismo
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laros
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FIGLI E FIGLIASTRI

Messaggio da laros » mer 26 ago, 2009 10:15 pm

Racconto una vicenda...
Oggi sono andato in una nota località del Trentino per una escursione a piedi verso una malga, raggiungibile volendo anche in auto ma io ho scelto per la via più faticosa.
Arrivo alla malga, mangio qualcosa ed esco per la mia fumatina... dietro la malga scorgo un cimelio, un Fantic 240 piuttosto rovinato, col portatarga ma senza targa e penso "che peccato vederlo abbandonato qui"....
Alla faccia dell'abbandono!!!!!!
Mezz'ora dopo esce un ragazzotto robusto in pedule maglietta e nessun casco, mette in moto, percorre un tratto di carreggiabile e poi sparisce con tutta tranquillità per un sentiero.... :shock: ? ma se percorrere i sentieri è vietato nel modo più assoluto pena la morte sulla ghigliottina, questo se ne va a spasso tranquillamente come se niente fosse per boschi e vallate e pure senza targa????? :shock:
Possibile che nessuno se ne sia mai accorto??? Da come si muoveva pareva fosse un abitudinario alla cosa....
O forse Forestali e company lo sanno benissimo ma dato che lui "è uno della malga" lo si lascia fare tranquillamente perchè in paese si è tutti tra amici???
Ciascuno tragga le sue opinioni ma a me come sempre viene da pensare che come al solito si fanno figli e figliastri...

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max37
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Messaggio da max37 » mer 26 ago, 2009 10:23 pm

molti girano per boschi pur sapendo di non essere in regola.
d'altra parte non esistono percorsi autorizzati ed a questo punto dovrebbero vietare la vendita di moto da fuoristrada.
per quanto riguarda l'abbigliamento mai girare senza casco e stivali
Max37

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La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

laros
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Messaggio da laros » mer 26 ago, 2009 10:49 pm

Infatti la moto che solo pochi mesi fa ho comprato, regolarmente targato e assicurato ora mi sa che la venderò, con tutti sti divieti l'ho usata pochissimo e solo nelle solite 2 - 3 aree nascoste che oramai sembrano dei motoraduni per trialisti...
Mi hanno veramente fatto passare la voglia... :cry:
Era veramente meglio quando si stava peggio...

spark
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Messaggio da spark » mer 26 ago, 2009 11:30 pm

seduto sotto il portico di una trattoria di montagna a gustarmi dei casoncelli conditi al burro fuso, curiosando con lo sguardo attorno, noto nello spiazzo del parcheggio, due vigili locali a bordo della classica Panda, salutare un locale che inforcato un vetusto Fantic, si allonta tranquillo senza targa e senza casco: provateci voi...
percorro,non corro

alp
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Messaggio da alp » sab 07 nov, 2009 8:12 pm

Se è vero quel che avete appena scritto, è anche vero che dalle mie parti (Sud Italia) i sentieri hanno la funzione di unire due paesi e sono spesso l’unica via di comunicazione che permette alla gente di spostarsi. I mezzi motorizzati possono circolare purché rimangano all’interno delle strade, intendendo per strade anche le sterrate. Ciò che è certamente importante è
1. Viaggiare in sicurezza con tutte le protezioni,
2. Viaggiare in regola con documenti, assicurazione, tassa di proprietà, luci, frecce, silenziatore…
3. Viaggiare rispettando gli altri: quando si incrocia qualcuno rallentare sempre o fermarsi se necessario.

Ho spesso incrociato pattuglie di forestali, finanzieri e poliziotti ma non ho mai avuto difficoltà perché sempre in regola.
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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Messaggio da angelofarina » dom 08 nov, 2009 8:23 pm

Il comportamento dei "locali", soprattutto in trentino, puo' apparire disdicevole. Ma va valutato nel contesto, e tenuto anche conto che utilizzano moto storiche (quindi esentate dai limiti sull'inquinamento, le frecce, etc.), a velocita' estremamente ridotta e con tecnica di guida veramente tranquilla. Per loro la moto e' un necessario strumento per raggiungere gli alpeggi e le malghe, recuperare le vacche smarrite, etc... Usano queste moto solamente in fuoristrada (per i pascoli, mentre "parano su" le vacche) o sull'apposita viabilita' forestale, che per legge provinciale trentina e' a loro esclusivo uso riservata. In sostanza, non si tratta di mezzi stradali, ma di mezzi agricoli a tutti gli effetti, come un trattore o una motozappatrice.
Il discorso sui mezzi di protezione e' importante, in quanto, in tutti i lavori, e' opportuno adottare DPI (dispositivi di protezione individuale) adeguati a proteggersi dai rischi. Peraltro in determinati contesti l'uso dei DPI comporta a sua volta dei problemi, e quindi l'opportunita' di impiegarli va valutata caso per caso... Ed in ogni caso con criteri di valutazione che NON SONO quelli del Codice della Strada, in quanto stiamo parlando di mezzi agricolo/forestali usati per tali scopi...
E' ovvio pero' che queste condizioni sono valide solo nel contesto agricolo-forestale di cui sopra, se i "locali" si avventurassero su strada asfaltata al di fuori del loro ambito di lavoro, scendendo a valle, ad esempio, verrebbero immediatamente multati...
Io non sono del Trentino, ma ho un piccolo podere in appennino, rientrante in un consorzio faunistico-venatorio. All'interno del consorzio, esiste una vasta rete di percorsi (strade mulattiere e fuoristrada), che, per esplicito accordo fra i proprietari consorziati, sono percorribili da mezzi non targati, sia a 2 che 4 ruote. Trattandosi di aree private, nessuna guardia forestale o polizia provinciale puo' farci delle multe. Ed infatti anch'io ho alcuni di questi vecchi Fantic non targati, che posso usare lecitamente (anche senza casco, se voglio) in questo ambito, sia sulle strade consortili, sia in "fuoristrada". Ovviamente pero' non li posso usare per andare giu' in paese...
Riguardo i DPI, ho trovato un ragionevole compromesso fra fastidio e protzione nell'uso dei vecchi caschi "a scodella", non piu' omologati per uso stradale, e nell'uso di scarponi, ginocchiere e gomitiere da downhill.
Anche riguardo a questa scelta, nulla puo' essere contestato nell'uso delle moto in aree private...
Tornando al Trentino, so che la' non esistono dei picoli consorzi come il mio, ma della vaste Comunita' Montane, a volte dette Regole, che spesso abbracciano il territorio di piu' comuni. E, nel rispetto dei regolamenti di dette comunita', i locali hanno libero accesso in aree molto piu' vaste dei terreni di loro proprieta'...
Pertanto, sebbene possano ovviamente sempre verificarsi comportamenti eccessivi, che andrebbero puniti, in realta' nella maggior parte dei casi questo uso "agricolo" di mezzi non targati, ed in assoluta mancanza di rispetto delle regole del Codice della Strada, e' in realta' del tutto lecito. Debbo anzi dire che e' grazie alla accettazione di questo comportamento che diviene occasionalmente possibile anche a noi "cittadini" accedere a determinati percorsi, che vengono mantenuti agibili grazie all'uso agricolo che ne fanno i locali...
Se anche ai locali venisse vietato l'uso "professionale" delle vecchie moto, si farebbe sempre piu' fatica a farne accettare l'uso turistico...

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