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da angelofarina » dom 08 nov, 2009 8:23 pm
Il comportamento dei "locali", soprattutto in trentino, puo' apparire disdicevole. Ma va valutato nel contesto, e tenuto anche conto che utilizzano moto storiche (quindi esentate dai limiti sull'inquinamento, le frecce, etc.), a velocita' estremamente ridotta e con tecnica di guida veramente tranquilla. Per loro la moto e' un necessario strumento per raggiungere gli alpeggi e le malghe, recuperare le vacche smarrite, etc... Usano queste moto solamente in fuoristrada (per i pascoli, mentre "parano su" le vacche) o sull'apposita viabilita' forestale, che per legge provinciale trentina e' a loro esclusivo uso riservata. In sostanza, non si tratta di mezzi stradali, ma di mezzi agricoli a tutti gli effetti, come un trattore o una motozappatrice.
Il discorso sui mezzi di protezione e' importante, in quanto, in tutti i lavori, e' opportuno adottare DPI (dispositivi di protezione individuale) adeguati a proteggersi dai rischi. Peraltro in determinati contesti l'uso dei DPI comporta a sua volta dei problemi, e quindi l'opportunita' di impiegarli va valutata caso per caso... Ed in ogni caso con criteri di valutazione che NON SONO quelli del Codice della Strada, in quanto stiamo parlando di mezzi agricolo/forestali usati per tali scopi...
E' ovvio pero' che queste condizioni sono valide solo nel contesto agricolo-forestale di cui sopra, se i "locali" si avventurassero su strada asfaltata al di fuori del loro ambito di lavoro, scendendo a valle, ad esempio, verrebbero immediatamente multati...
Io non sono del Trentino, ma ho un piccolo podere in appennino, rientrante in un consorzio faunistico-venatorio. All'interno del consorzio, esiste una vasta rete di percorsi (strade mulattiere e fuoristrada), che, per esplicito accordo fra i proprietari consorziati, sono percorribili da mezzi non targati, sia a 2 che 4 ruote. Trattandosi di aree private, nessuna guardia forestale o polizia provinciale puo' farci delle multe. Ed infatti anch'io ho alcuni di questi vecchi Fantic non targati, che posso usare lecitamente (anche senza casco, se voglio) in questo ambito, sia sulle strade consortili, sia in "fuoristrada". Ovviamente pero' non li posso usare per andare giu' in paese...
Riguardo i DPI, ho trovato un ragionevole compromesso fra fastidio e protzione nell'uso dei vecchi caschi "a scodella", non piu' omologati per uso stradale, e nell'uso di scarponi, ginocchiere e gomitiere da downhill.
Anche riguardo a questa scelta, nulla puo' essere contestato nell'uso delle moto in aree private...
Tornando al Trentino, so che la' non esistono dei picoli consorzi come il mio, ma della vaste Comunita' Montane, a volte dette Regole, che spesso abbracciano il territorio di piu' comuni. E, nel rispetto dei regolamenti di dette comunita', i locali hanno libero accesso in aree molto piu' vaste dei terreni di loro proprieta'...
Pertanto, sebbene possano ovviamente sempre verificarsi comportamenti eccessivi, che andrebbero puniti, in realta' nella maggior parte dei casi questo uso "agricolo" di mezzi non targati, ed in assoluta mancanza di rispetto delle regole del Codice della Strada, e' in realta' del tutto lecito. Debbo anzi dire che e' grazie alla accettazione di questo comportamento che diviene occasionalmente possibile anche a noi "cittadini" accedere a determinati percorsi, che vengono mantenuti agibili grazie all'uso agricolo che ne fanno i locali...
Se anche ai locali venisse vietato l'uso "professionale" delle vecchie moto, si farebbe sempre piu' fatica a farne accettare l'uso turistico...