Scopo dichiarato (e poi mancato) della trasferta era far provare qualche moto veramente facile a Doni, con la speranza che la cosa le piacesse, cosi' poi Pinuccio se la porta quando va a fare i giri in fuoristtrada.
Verso le 9 del mattino arriviamo sul posto, la giornata promette bene: cielo terso e colori autunnali...
Ecco la casa di Campomoro di Sopra (cioe' la mia) spuntare fra gli alberi:
Prima di preparare le moto, porto i due a fare una breve ricognizione a piedi del percorso, ed in particolare del prato n.1 (quello pianeggiante) in cui speriamo di convincere Doni a fare un assaggio di fuoristrada dolce. Ecco i nostri due che prendono contatto con le "difficolta'" del percorso:
Doni mi fa subito notare che il prato non e' proprio davvero pianeggiante come si aspettava... Vedesse gli altri tre (ma li' ovviamente non era previsto portarcela)...
Comunque, raggiunta di nuovo la casa dopo un breve giro, prepariamo le moto. In circa 15 minuti monto le pedane passeggero sulla T-ride, e scopriamo cosi' che sono una c..a pazzesca...
La meridiana segna le 11, ma in realta' sono le 10, e siamo finalmente pronti a partire:
Per l'occasione ho scelto il Fantic 240 Professional (il mio preferito per girare per prati e boschi) e la Scorpa T-ride (che verra' usata da Pinuccio, visto che ce l'ha uguale). Dietro si intravvede anche il Trial 50 che ho preparato per Doni, ma che non c'e' stato verso di farle inforcare...
Partiamo per un primo assaggio, con Doni dietro sul 240 (vista la precaria affidabilita' delle pedane passeggero della T-ride). Giungiamo in cima al prato...
E qui Doni manifesta il suo gradimento per continuare a piedi... La convinco a salire ancor per un piccolo pezzo di stradina nel bosco, ma giunti in cima, alla strada asfaltata, se ne torna giu' a casa a piedi sull'asfalto... Fallimento completo, nonostante la bassissima velocita' e la pendenza modesta, ha concluso che ha troppa fifa...
Quindi, abbandonata la moglie a casa distesa al sole, io e Pinuccio saliamo sulla vetta del Monte Sant'Antonio.
La candela del 240 mi pianta appena partiti, e per non perder tempo a cambiarla inforco il vecchio Fantic 200 Trial di mio figlio (il 307 non partiva...).
Purtroppo la prima meta' della strada e' stata recentissimamente asfaltata, ma il secondo pezzo e' invece ancora una bella mulattiera piena di pozzanghere e sassi su fino alla vetta.
Eccoci in cima, di fianco alla chiesetta romanica il cui ingresso si intravvede sulla destra (spero Pinuccio abbia una foto migliore di sto posto):
Il ritorno lo facciamo tutto in off, prima giu' per la mulattiera carrabile che porta a Malignano, e poi rientrando in quota sino a Campomoro per il famoso "Giro del Monte", un single-track con bellissimi strapiombi sulla valle del Taro.
Ecco un autoscatto a Malignano (anche qui spero in Pinucciio per una panoramica del posto):
Qui invece siamo in sosta a meta' del giro del monte:
Ecco una panoramica della valle del Taro sotto di noi (peccato per la foschia):
Raggiunto nuovamente Campomoro senza alcun inconveniente, si e' fatto mezzogiorno. Per ingannare l'attesa dell'ora di pranzo, faccio fare a Pinuccio un po' di impennate e piccoli salti profittando di una rampa naturale di un paio d metri sita giusto sopra la casa, vicino ai pannelli fotovoltaici:
E poi gli faccio provare, giusto nel prato di casa, alcune delle vecchie Fantic. Il 240 (al quale ho cambiato la candela):
ed il 300:
Il 300 e' proprio bello, su questo finalmente si decide a salire anche Doni:
Dopo pranzo io e Pinuccio cambiamo valle, e scendiamo in Val Ceno lungo il crinale di Monte Capuccio. Io prendo il 300, perche' faremo un pezzo di strada aperta al traffico, e quindi mi serve una moto "street legal". Ecco un paio di foto durante la discesa, quando ci siamo fermati avendo incontrato un gruppo di cacciatori con i cani:
E' una strada facile, non inghiaiata, ma ben tenuta perche' percorsa in continuazione dalle campagnole dei guardiacaccia:
Ecco quello che stava fotografando Pinuccio:
Le case che si vedono sono quelle di Fosio, e nella valle si vede la mulattiera che abbiamo poi fatto al ritorno.
Giungiamo cosi' giu' all'Autodromo di Varano Melegari, e da li' risaliamo lungo il "canyon" che corre sotto il paesino di Fosio.
Ecco alcune foto molto spettacolari delle tipiche formazioni erosive che si incontrano risalendo...
Giunti a casa c'e' giusto il tempo per fare un ultimo giretto nel prato, ecco Pinuccio che fa lo slalom fra alcuni pali infitti nel terreno...
Sono solo le 15.30, ma l'ombra del monte si distende inesorabile (maledetta ora solare...), lasciandoci all'ombra. Io ho un impegno un 'ora piu' tardi quindi dobbiamo rientrare.
Avremo fatto in tutto non piu' di 30 km di fuoristrada, senza allontanarci mai piu' di 5 km da casa, la maggior parte per prati o stradine sterrate poco impegnative, e giusto qualche pezzo di mulattiera, Nessuna caduta, nessun problema, e' cosi' che piace a me. Poco ma buono... Per Pinuccio e' stata un po' diversa da come e' abituato lui (ma va sempre a girare con degli assatanati...). Spero di avergli trasmesso l'amore per un modo diverso di andare in moto, tranquillo, sicuro e molto rilassato...
Grazie Pinuccio e Doni per la bella giornata!