
la nostra anALPhaBETA, alias Lepus Timidus,
si presenta in frasca alle 8:30 in sella della sua ormai famosa "Birba".
Oggi, (venerdi 21 maggio), è la sua prima vera uscita enduristica.
Sono contento che abbia accettato l'invito, e di sentirmi in qualche sorte il "padrino" dell'evento.
Nei suoi occhi tanta emozione, determinazione, voglia di partire e provare, costi quel che costi;
ma anche un sentimento di apprensione, ansia e timore per questa nuova e sconosciuta avventura..
Avevo già programmato, da un paio di giorni, un percorsso facile e piuttosto panoramico.
Dopo un caffé, partiamo e iniziamo col fare uno sterratino dietro la frasca, in mezzo alle vigne.
Stando dietro, vedo che il TW saltella troppo sul ghiaino. Un pò per la bassa velocità, un pò per qualcosa che evidentemente non va.
Provo la moto e mi rendo conto che è inguidabile. Chiedo: "ma le gomme a quanto sono gonfiate?"
"A due mezzo, (o giù di li!). Il meccanico mi ha detto che andava bene così...".
Via di corsa al distributore. Sgonfio i pneumatici ad una atmosfera. Riprovo il TW sullo stesso sterratino... tutta un'altra moto.
Nel frattempo ripenso il percorso e cambio itinerario.
Una prima prova su un tratto di 200 metri leggermente smosso ed ecco che, puntuale, arriva il primo appoggio a terra.
La nostra endurista non è venuta per mollare al primo colpo. Ha carattere da rivendere e vuole andare fino in fondo alla sua sfida.
Ok! Se si deve andare si va! Eccoci partiti alla svolta di Pianezze, via un larga e lunga carrareccia, talvolta un pò smossa.
Un paio di curve la mettono in crisi, causa principale la troppo bassa velocità,
che immancabilmente le fa perdere l'quilibrio sul sasso smosso.
Una pausa ristoratrice.

Un paio di giorni fa mi disse: "Sarò incosciente ma ritengo sia meglio un rimorso che un rimpianto"...
Questa frase la dice lunga sulla sua determinazione!
Finita la salita si presenta a noi un tratto pianeggiante, con una stupenda vista sulla valle sottostante.
Il paesaggio ci gratifica del maestoso corso del Piave e delle colline del Montello.
Basta guardare l'orizzonte per immaginare la laguna veneziana.

"Lepus Timidus", in contemplazione.

Il sottoscritto... (a quando le magliette MT?)

Finalmente arriviamo a Pianezze.
Da li proseguiamo per il "giro delle malghe".
Facciamo sosta in un agriturismo chiuso, dal piazzale del quale
osserviamo Valdobbiadene, il Piave fino ai colli di Monfumo ed Asolo.

Riprendiamo il nostro itinerario facendo sosta in un'altra malga non ancora monticata...

dalla quale la vista spazia in un paesaggio da favola: da qui osserviamo:
Il corso del Piave, più in la la valle con i paesi di Alano do Piave e Quero, il monte Tomba e cima Grappa.

Un breve, ma panoramico tratto asfaltato ci porta in cima al monte a quota 1500 m. dove riesco a ritrarre
la nostra endurista e la sua cavalcatura, che malgrado si chiami "Birba", si dimostra docilissima nei confronti del suo cavaliere.
"Birba"

"Lepus Timidus" e "Birba".

Difronte a me, le bellissime prealpi bellunesi si riflettono nello specchio d'acqua blu della"posa"

Da li, dopo qualche foto di rito, iniziamo una lunga discesa, transitando per una strada forestale di collegamento.
La discesa nel bosco.

anALPhaBETA in progress...

Un'atmosfera surreale, creata dai giochi della luce che filtra tra il verde della vegetazione!

Nuova pausa e nuova malga. Un'ombretta a questo punto ci sta!
Finalmente vedo quanto "Lepus Timidus" stia vivendo con esaltazione questa sua prima vera esperienza enduristica!
Nel contempo la sua guida si fa più sicura e gli inconvenienti dei primi kilometri son relegati a cose del passato.
Un altro momento, paesaggisticamente intenso, arriverà poco dopo, dove il panorama di cui si gode dalla sommità del colle,
non può non creare un'emozione gigantesca.
Emozione allo stato puro.

Da li, scendiamo verso il bellunese.


Alcuni di voi riconosceranno questo passaggio molto caratteristico...

Iniziamo la salita verso il passo che deve permetterci di tornare a casa sterrando...

Prorio qui, a qualche kilometro dalla fine dello sterrato succede il
fattaccio...
Ucciaaa!... Qualcosa di forte da bere... subito!


È bastato che s'intraversi l'anteriore su un sasso...
![[Figo] 8)](./images/smilies/icon_cool.gif)

Un pò di spavento! Ma se è inimmaginabile, quando si è alle prime armi, non pagare il "dazio" in termini di cadute al Dio dell'enduro,
possiamo sempre ringraziare qualche Santo quando alla fine possiamo esclamare...
... Tutto è bene quel che finisce bene!
![[Occhiolino] :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)

Allora che dire di questa piccola grande signora che all'età alla quale tanti di noi appendono il tassello al chiodo,
si compera la moto per far "fuoristrada"?
Malgrado le inevitabili piccole cadute, le esitazioni, i dubbi, ha tenuto duro fino alla fine, dimostrato tanto entusiasmo e tenacità;
il desiderio di "imparare" e "farcela", hanno avuto il sopravvento su tutto il resto.
"Lepus Timidus alias anALPhaBETA", tutti i miei omaggi ed incoraggiamenti per la determinazione con i quali affronti questa nuova,
e non sempre facile, disciplina.
Vedrai con quante impagabili soddisfazioni sarai ripagata!
![[Sorrisone] :D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
Rokes