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Giappone e nucleare

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carlo
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Giappone e nucleare

Messaggio da carlo » lun 28 mar, 2011 7:36 pm

Xerrista ha scritto:l'art. 3, paragrafo 1 dell' Accordo, prevede che, in caso di incidente lieve o anche grave «l’AIE...A possa assumere delle misure restrittive per salvaguardare il carattere confidenziale delle informazioni [...] la cui divulgazione potrebbe compromettere in un modo qualsiasi il buon andamento dei suoi lavori», ovvero la promozione dell’energia nucleare, dovunque e comunque.
Be', voglio sperare che i dati utilizzati per le stime delle morti indirette non siano quelli
dell'IAEA. Nel caso dei combustibili fossili neanche c'e' un'agenzia di riferimento, che io
sappia. I dati saranno stati ricavati in tutti i casi da studi epidemiologici, e quindi quello che
la IAEA ha detto (o taciuto) contera' quanto quello che potrei dire io. Poi, ripeto, non so per
certo come sono stati ottenuti questi dati e quanto affidabile sia l'analisi finale.
Osvaldo ha scritto:si.. pero' tutti questi studi omettono di parlare del..piccolo problema delle scorie
Vero. Pero' le scorie potrebbero non essere un problema, ma una fonte enegetica per altri reattori nucleari:

http://inhabitat.com/new-nuclear-reacto ... mic-waste/

Il problema delle scorie e' stato anche affrontato da Rubbia, che aveva proposto una sua soluzione
in grado di eliminarle (o meglio di trasformarle in elementi stabili o con emivita molto piu' breve,
se capisco bene). Questa soluzione avrebbe potuto anche essere utilizzata per produrre energia
nucleare ma in modo piu' sicuro e senza produzione di scorie:

http://www.zonanucleare.com/tecnologie_ ... azione.htm

Riporto qui le parole di Rubbia, prese da:

http://www.blogalileo.com/rubbia-il-nuc ... nergetici/
«Mi chiedo dunque: se non si riesce a risolvere il problema della costruzione di un inceneritore per riuscire a bruciare l’immondizia, come riusciremo a sistemare queste grandissime quantità di scorie nucleari che nessuno al mondo sa ancora smaltire?
In realtà, la risposta tecnicamente c’era per recuperare le scorie e renderle innocue. Io avevo un bellissimo programma per implementare questa tecnologia, per bruciare le scorie con gli acceleratori di materia. Il programma è stata bocciato e non finanziato dall’Italia, tanto da spingermi ad emigrare in Spagna»
Un commento a queste parole: quando ero al liceo vedevo Piero Angela a Quark che spiegava che
l'Italia destinava alla ricerca scientifica una quote del PIL molto minore di quanto non facessero
gli altri paesi occidentali, e di come questa situazione doveva cambiare se volevamo restare
competitivi, perche' un paese che non ha materie prime (e, aggiungerei, manodopera a basso prezzo)
deve puntare su ricerca e innovazione. Oggi vedo un Piero Angela decisamente piu' vecchio che
nell'ennesima puntata di Quark continua a dire le stesse identiche cose. Questo prova che in Italia
a nessuna parte politica (in questi anni tutte hanno avuto una qualche responsabilita' di governo)
frega niente della ricerca scientifica, forse perche' non porta abbastanza voti. Tra questo e quello
che fa notare Claudio, la conclusione e' che siamo condannati, se le cose non cambiano in modo
radicale.
Osvaldo ha scritto:Ma poi ti immagini in italia la manutenzione di una centrale nucleare? Manco
sappiamo smaltire la spazzatura! Se va bene la farebbero con materiali di scarto (fatturati come buoni ovviamente).
Poi ci murerebbero dentro qualche mafioso pentito, robe del genere insomma :lol: :lol:
Vero anche questo, che pero' e' un problema diciamo "politico" e non tecnico. Non e' colpa
dell'energia nucleare se in Italia l'onesta' e' un concetto astratto. D'altra parte, nonostante il
modus operandi nazionale che descrivi non sia certo una novita' dell'ultima ora, le vecchie centrali
nucleari che ci ritroviamo non sono esplose (quando erano attive) come a Chernobyl. E gia' che ci
siamo, chiediamoci se le scorie radioattive di origine ospedaliera sono gestite correttamente o sono
disperse "all'italiana"...
angelofarina ha scritto:Ed in effetti Carlo Rubbia spinge da anni per abbandonare il fotovoltaico ed adottare il solare termico per la produzione di energia elettrica...
Gia' che si parla di questo, riporto il sito di una societa' nata come spin-off di un centro di
ricerca diretto da Rubbia, che si occupa di piccoli (relativamente, 1-5 MW) impianti solari a
concentrazione (non sono proprio quelli di cui parla Angelo, ma il principio e' lo stesso):

http://www.eliantocsp.com/

In particolare i curiosi troveranno informazioni nella sezione Tecnologia.
Ultima modifica di carlo il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da andrea71 » lun 28 mar, 2011 11:07 pm

Vedo che idee ed opinioni abbondano, questo è un bene ed è ancora meglio quando non sono concordi, dal confronto nascono le idee migliori.
In sostanza mi pare di capire che alternative esistano ma che al momento il petrolio, carbone o il nucleare siano le uniche a garantire energia a costi accettabili. Ma è veramente possibile determinare il costo di ogni energia? Chi è in grado di stabilire quanto sarà necessario spendere in Giappone, in Russia e nel resto del mondo per eliminare gli effetti dell'incidente. Sappiamo quantificare quanto abbiamo speso in cure mediche legate all'inquinamento dell'aria dato dai combustibili fossili?
Probabilmente no. In economia quello che non puoi misurare non puoi definirlo un bene economico: non puoi dargli un prezzo. Se non abbiamo un prezzo non siamo in grado di utilizzare il prodotto in modo efficiente, il prezzo è il parametro fondamentale per ogni analisi costi - benefici. Senza il prezzo ogni paragone è unicamente soggettivo, non possiamo stabilire quale fonte energetica è economica sino a quando non riusciamo, seppur con approssimazione, a darle un prezzo vero. Non saremo portati ad ottimizzare l'uso dell'energia se non siamo costretti a sopportare tutti costi del suo utilizzo.
Prendete il caso di una nave che trasporta tappi di plastica dalla Cina a New York, cosa accadrebbe se dovesse pagare per l'inquinamento prodotto nel suo viaggio? Quale sarebbe il costo dei tappi di plastica?

Quando i fratelli Wright fecero il primo volo nessuno pensò di fondare la prima compagnia aerea, questo vale anche per le rinnovabili: se non si investe in ricerca difficilmente una fonte rinnovabile può essere evoluta, perfezionata ed infine industrializzata su larga scala.
Qui l'Italia latita, molti paesi stanno timidamente cercando di uscire dalla dipendenza mentre noi, dopo anni di dubbi e un letargo vergognoso sulla politica energetica, decidiamo di puntare tutto sul nucleare. Detto fatto! Dopo anni di silenzio, con un tempismo perfetto quasi da non crederci, il nucleare decide di presentare il conto al Giappone dimostrando che l'impossibile non esiste, esiste il caso raro ma non impossibile.
Quindi si ricomincia, resta da capire se torneremo in letargo o se decideremo di cambiare politica energetica.
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Messaggio da Xerrista » mar 29 mar, 2011 1:18 am

carlo ha scritto:
Xerrista ha scritto:l'art. 3, paragrafo 1 dell' Accordo, prevede che, in caso di incidente lieve o anche grave «l’AIE...A possa assumere delle misure restrittive per salvaguardare il carattere confidenziale delle informazioni [...] la cui divulgazione potrebbe compromettere in un modo qualsiasi il buon andamento dei suoi lavori», ovvero la promozione dell’energia nucleare, dovunque e comunque.
Be', voglio sperare che i dati utilizzati per le stime delle morti indirette non siano quelli
dell'IAEA. Nel caso dei combustibili fossili neanche c'e' un'agenzia di riferimento, che io
sappia. I dati saranno stati ricavati in tutti i casi da studi epidemiologici, e quindi quello che
la IAEA ha detto (o taciuto) contera' quanto quello che potrei dire io. Poi, ripeto, non so per
certo come sono stati ottenuti questi dati e quanto affidabile sia l'analisi finale.
Non capisco cosa c'entra .
Salvaguardare "il buon andamento dei lavori" tacendo su possibili incidenti, è GRAVE ..
E' grave soprattutto per la paura inconscia che gli esseri umani hanno del nucleare.
Per questo probabilmente hanno costituito un'agenzia, non lo hanno fatto per gli altri tipi di centrali così come non mi pare l'abbiano fatto per alcol sigarette o fumi di scarico, che altrettanto o probabilmente più mietono vittime.
Il nucleare nasce come forza distruttiva e la sua memoria si tramanda nei libri di storia, omissioni di questo tipo generano e aumentano riluttanza e perplessità.
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Messaggio da stepper » mar 29 mar, 2011 11:28 pm

Con il nucleare si gioca con il fuoco , prima o poi ci si brucia ,credo ci siano parecchie idee nel cassetto ma nessuno vuole tirarle fuori perche si rovinerebbero gli affari alle sette sorelle .
C' è sempre un 'posto nuovo da scoprire

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Messaggio da carlo » gio 31 mar, 2011 8:25 pm

Xerrista ha scritto:Non capisco cosa c'entra
be', se mi scrivi
In merito alle tue considerazioni sulle morti dirette, ma soprattutto indirette vorrei solo riportare quanto ascoltato in una trasmissione di un paio di anni fà :
io capisco che la tua obiezione mira a invalidare le mie considerazioni, e rispondevo su quello. Se
intendevi altro, allora non ho capito :D
Salvaguardare "il buon andamento dei lavori" tacendo su possibili incidenti, è GRAVE ..
certo che e' grave, e credo che su questo siamo tutti d'accordo. C'e' pero' qualche caso in cui il
manovratore rivela i problemi? Se ci sono emissioni superiori ai limiti di legge in centrali
termoelettriche a petrolio o carbone, siamo certi che il gestore lo rivela al pubblico? O, per
restare in tema di pericoli legati alla radioattivita', i problemi legati all'uso di uranio
impoverito nel poligono di Quirra:

http://www.libreidee.org/2011/02/uranio ... dioattivo/

http://www.saltodiquirra.it/index.php?o ... i-articoli

sono stati resi pubblici dai militari? Serve sempre un controllore indipendente dal controllato...
Il nucleare nasce come forza distruttiva
Be', non e' proprio vero. La prima bomba atomica e' del 1945, mentre la pila di Fermi e' del
1942. Nonostante l'obbiettivo fosse quello di ricavare un'arma, il primo manufatto funzionante e'
stato un reattore nucleare.

Ora, vorrei precisare che questo post e' stato riscritto a memoria perche' l'originale e' stato
accidentalmente sovrascritto da una risposta che indicava come Fermi fosse morto per le conseguenze
della radioattivita' assorbita nel corso delle sue ricerche. Questo e' vero. E' anche vero che lo
stesso destino e' stato condiviso da Marie Curie, senza le cui ricerche ora probabilmente non
avremmo radiologia e radioterapia (qualcun altro avrebbe fatto le stesse scoperte prima o poi, ma
capite quel che voglio dire :D). Ci sono tante cose pericolose che usiamo comunque (devo citare le
statistiche di incidenti relative all'uso delle moto?). Il buon senso vorrebbe che le usassimo in
modo da minimizzare i rischi, o che almeno valutassimo questi rischi con cognizione di causa prima
di rifiutarli. La mia impressione, a quanto pare fortissimamente minoritaria, e' che nel caso
dell'energia nucleare la paura e l'emotivita' prevalgono sul buon senso e non ci si chiede se gli
incidenti a cui abbiamo assistito sarebbero stati evitati con un po' di buon senso (nel caso di
Chernobyl) o con misure di sicurezza piu' evolute (la centrale di Fukushima e' stata costruita a
partire dal 1967, nel frattempo qualche progresso sara' stato fatto). Poi si puo' comunque giungere
alla conclusione che e' meglio non costruirle, perche' si dimostra che sono antieconomiche o hanno
comunque un livello di sicurezza intollerabile, pero' queste cose dovrebbero essere decise in base a
dati ricavati da studi e ricerche. La conoscenza, non l'ignoranza e la paura, dovrebbero guidare le
nostre scelte.

Ora prometto che la finisco e torno a parlare di moto, penso di avervi annoiato abbastanza :D
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Messaggio da Tobitaka61 » gio 31 mar, 2011 9:47 pm


alla conclusione che e' meglio non costruirle, perche' si dimostra che sono antieconomiche o hanno
comunque un livello di sicurezza intollerabile, pero' queste cose dovrebbero essere decise in base a
dati ricavati da studi e ricerche. La conoscenza, non l'ignoranza e la paura, dovrebbero guidare le
nostre scelte.




D'accordo con te-
purtroppo però non sempre il buon senso è una prerogativa della conoscienza e della scienza, soprattutto quando come sempre, ci sono di mezzo interessi.. ;)
mi fa piacere che una volta tanto i miei post abbiamo riscosso successo!
speedmotive.blogspot.com

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speedy
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Messaggio da speedy » lun 04 apr, 2011 2:56 pm

.....tralascio il discorso 'enerigie rinnovabili' in quanto sappiamo tutti che è il Dio denaro che comanda e non se sono nocive/pericolose....( vero anche che se aspettiamo che siano coloro che ne traggono i maggiori profitti a privarsi di questi busines non ci sarà mai il cambio di direzione che vorrebbe ogni cittadino........ :evil: ).....la cosa che mi terrorizza è che dei reali danni che provocheranno le radiazione prodotte dall' incidente alla centrale di fukushima nessuno ne parla, troppe poche volte al TG ci hanno informato sui fatti e su i reali valori di radioattività rilevati in Giappone e nei paesi limitrofi.....Ci si ricorda della questione dei Pellets radioattivi dell' estate passata??? pensate che era dovuto alla contaminazione del legno dal disastro Chernobyl.... :evil: .....non voglio fare allarmismo e non dovrei farlo....ma questa è una tragedia che porterà danni per diversi decenni in quasi tutto il pianeta- Non posso dire se e come c'è anche stato un errore/superficialità da parte degli adetti alla centrale giapponese ( intendo dire soprattutto chi la gestisce a livello economico) ma certe incuranze non devono essere tollerate(...c'è anche chi dice che non hanno voluto raffreddare con acqua marina al momento opportuno per non danneggiare eccessivamente l'impianto.....), meglio non andare oltre , anche perchè non sono certo un fisico nucleare, ma comunque per colpa dei soliti 'POTENTI' ci rimettiamo noi piccoli cittadini :evil: :evil: :evil:
Speedy & evo290

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